“Milan Street Hi-Story”, un’opera d’arte

Giuseppe Verdi on the Hi-Story murals of the Basilica San Lorenzo Maggiore in Milan © Tony Graffio

A Milano, come in altre città italiane, la street-art comincia a significare qualcosa negli anni Novanta. Immensi muri sui quali il tempo e l'abbandono hanno lasciato segni di incuria e di sporcizia, riprendono vita grazie all'impegno di artisti talentuosi e sconosciuti. A poco a poco, partendo dai quartieri periferici, la città si anima, si colora, inizia a parlare con il linguaggio dell'arte di strada.
E un bel giorno a qualcuno viene in mente una grande idea: raccontare la storia di Milano attraverso le immagini dei personaggi che l'hanno resa grande. Quel qualcuno si chiama Augusto Casolo ed è il parroco di una delle chiese più famose della città, la Basilica di San Lorenzo.

history 1Fantastic interpretation of a fight between the eagle of Sforza and the bison of Visconti to symbolize an important change in the Duchy of Milan in the fifteenth century © Tony Graffio

A costeggiare la chiesa, tra piazza della Vetra e Porta Ticinese, c'è un muro lungo e largo imbrattato spesso da graffitari senza idee. Una mattina di maggio del 2014, il parroco convoca ben undici artisti di strada sul sagrato della sua chiesa ed espone loro il suo piano: dipingere su quel lungo muro i personaggi famosi che hanno fatto la storia di Milano.

 

Gli street-artists convenuti, Acme 107, Encs, Gatto Nero, Gatto Max, Gep, Gianbattista Leoni, Kasy 23, Luca Zammarchi, Mr. Blob, Neve e 750ml, sono tra i più bravi in circolazione e accolgono con entusiasmo l'idea di dar vita a quel progetto.

 

Ognuno di loro sceglie il personaggio storico da rappresentare e, pennelli e bombolette spray alla mano, cominciano a lavorare. Dopo qualche tempo l'opera è compiuta. Una specie di miracolo ha trasformato quel lungo muro in una spettacolare rappresentazione della storia di Milano. Giorno dopo giorno la gente comincia ad affluire, curiosi e visitatori riempiono il quartiere: è un successo.
I murales, si sa, si leggono da destra verso sinistra e il visitatore si trova immediatamente di fronte alla gigantesca immagine di Sant'Ambrogio, vescovo di Milano dal 374 al 379 d.C.
Quasi in contrapposizione al Santo patrono della città, appare subito il terribile re degli Unni, Attila che entrò in città nel 452, dopo averla assediata per ben tre mesi col suo esercito di barbari.
Ed ecco apparire il volto dell'imperatore Carlo Magno, il potente Re dei Longobardi che diede inizio alla dinastia carolingia.
Il sommo Leonardo appare sorprendentemente nell'atto di inventare la bomboletta spray, lo strumento base di ogni street-artist. Una geniale e divertente trovata di Mr Blob, uno degli street-artist più famosi. La carrellata continua, secoli di storia scorrono sotto gli occhi del visitatore. Dopo il genio Leonardo da Vinci ecco le lotte per il potere tra le due dinastie dei Visconti e degli Sforza, potente rievocazione di Gatto Nero, un altro famoso writer.

history 1Leonardo da Vinci on the Hi-Story murals in Milan © dr

Non poteva certo mancare l'imponente figura di Napoleone Bonaparte, cui si affiancano Alessandro Manzoni e poi il genio musicale di Giuseppe Verdi, ritratto da Luca Zammarchi e Gep sullo sfondo dei versi del ‘Va pensiero’.

history 1Alessandro Manzoni on the Hi-Story murals in Milan © dr

Infine una scacchiera, posta proprio in San Lorenzo per ricordare lo scacco matto che mise fine alla Seconda Guerra Mondiale nel 1945.

A completare il muro è la Madonna dei writers di Max Gatto, l'omaggio dell'arte alla sacralità del luogo e nello stesso tempo un ironico ringraziamento allo strumento ‘sacro’ del writer: l'insostituibile bomboletta spray.

history 1‘Madonna of the writers’ on the Hi-Story murals in Milan © Tony Graffio

L'idea di un prete visionario, l'arte di undici veri artisti e quel lunghissimo muro hanno dato vita ad una rappresentazione storica senza precedenti. Da non perdere.

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In Milan, as in other cities, street art came into its own in the 90s. Walls of buildings abandoned and left to suffer the indignities of passing time were brought back to life thanks to the efforts and talents of unknown artists. Little by little, starting in the outskirts, the city began to speak in the tones and colours of the street.

One fine day, an idea occurred to Augusto Casaolo, the parish priest of St. Lawrence’s basilica. Fr. Casalo imagined recounting Milan’s history through paintings of people who had made her great.

Running along the side of the church is a long, wide wall, usually covered in crude graffiti. In May 2014, the priest invited eleven street artists over to discuss his idea.

Artists Acme 107, Encs, Gatto Nero, Max Gatto, Gep, Gianbattista Leoni, Kasy 23, Luca Zammarchi, Mr. Bob, Neve and 750ml all embraced the project with enthusiasm.

 

Each one of them chose a historic figure to paint. Brushes and spray cans in hand, they got to work. They transformed that wall into a spectacular representation of the history of Milan. Soon the word spread, attracting residents and visitors alike.

 

The murals, read from right to left, introduce us first to St. Ambrose, Milan’s bishop from 374 to 379. In counterpoint to the city’s patron saint appears Attila the Hun, whose barbarian horde ravaged the city in 452. Then we encounter Charlemagne, the powerful king of the Franks and father of the Carolingian dynasty. Then, in a surprising and amusing bit from Mr. Blob, the great Leonardo is shown inventing the spray can, that indispensable tool of every street artist. After Leonardo da Vinci, the power struggle between the Visconti and the Sforza plays out before our eyes in a potent piece by Gatto Nero.

history 1St. Ambrose on the Hi-Story murals in Milan © dr

Of course they couldn’t ignore Napoleon Bonaparte, followed by Alessandro Manzoni and musical genius Giuseppe Verdi, created by Luca Zammarchi and Gep on a background of verses from “Va pensiero”.

history 1Napoleon Bonaparte on the Hi-Story murals in Milan © Tony Graffio

And finally a chessboard set in the San Lorenzo neighbourhood to recall the Allied bombings, the checkmate that put an end to the Second World War. Completing the wall is Our Lady of the Taggers by Max Gatto, an artistic homage to the sacrality of the space as well as a cheeky wink of thanks for the tagger’s “sacred” instrument, the irreplaceable spray can.

Not to be missed.

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