Un tram chiamato nostalgia

Cover photo: A streetcar in Milan © Andrea Cherchi

Un tram romantico come una storia d'amore, unico come un sogno ad occhi aperti, divertente come un giro in giostra. Questo e molto altro era, ed è ancora, regalarsi una corsa in tram a Milano.

Per chi non ha mai vissuto un'esperienza simile, dev'essere sorprendente ed emozionante salire su una di quelle vetture di colore giallo, come il celebre risotto, e godersi lo spettacolo di una Milano tutta da scoprire. Se altrove, nel mondo, il tram ha contribuito a rendere facili e rapidi gli spostamenti nelle grandi città, a Milano il tram è qualcosa di più di un mezzo di trasporto, è una componente della città, un simbolo rappresentativo insostituibile, come la Madonnina o il risotto giallo, appunto.

Tram aA streetcar during Christmas time in Milan © dr

Conoscere questa città attraverso la sua rete tramviaria è davvero come scoprire un mondo nuovo, a volte nascosto, sempre sorprendente. Fino a poco tempo fa era possibile prenotare un giro turistico su una speciale vettura tramviaria attrezzata come un moderno ristorante. L'inconfondibile profumo dello zafferano e la magia di una vettura Anni Venti completamente restaurata e un servizio di cucina inappuntabile per una serata diversa dalle altre, in cui gustare un autentico risotto alla milanese, mentre attraverso i finestrini scorre la visione notturna delle meraviglie della vecchia Milano e di quella avveniristica di questi ultimi anni.

L'impiego di questo mezzo di trasporto pubblico è cominciato molto tempo fa a Milano, nel lontano 1881, con l'impiego dei primi tram a cavalli. Si trattava di vecchi e traballanti omnibus di colore verde, trainati da una coppia di cavalli.

Enormi cassoni di legno, senza sospensioni né ammortizzatori, pieni di spifferi e a volte maleodoranti, con appena sedici posti a sedere. Per dieci centesimi delle vecchie lire e un'attesa di cinque minuti alle fermate si poteva attraversare il centro della città sobbalzando sui duri trottatoi di granito del sistema viario urbano.

Tram aStreetcars in Milan in the past century © dr

Poi qualche amministratore cittadino più aggiornato su quanto accadeva nelle altre grandi città europee, pensò di avviare anche a Milano l'istituzione di un sistema tramviario moderno, su binari, ed elettrificato. Attraversando periodi storici ed avvenimenti politici travagliati, la rete tramviaria di Milano prese forma e corpo, fino a diventare un diffuso e comodo sistema di trasporto urbano ed extraurbano.

Ai suoi esordi, il sistema tramviario milanese prevedeva servizi alternativi al trasporto di persone. Con vetture appositamente attrezzate, provvedeva all'innaffiamento delle strade, affiancando l'opera di nettezza urbana, e si occupava anche del trasporto di merci con speciali vetture. E, cosa davvero singolare, disponeva di un servizio funebre per il trasporto delle bare e dei cortei funebri di accompagnamento fino al cimitero monumentale.

L'avvento di autobus motorizzati a scoppio, che eliminavano il costo fisso dell'installazione di rotaie e dei necessari impianti elettrici, frenò lo sviluppo tramviario milanese, nonostante le linee e le vetture si fossero modernizzate e adeguate ai tempi. Infine, la metropolitana sotterranea pose fine allo sviluppo della rete tramviaria di superficie.

Tram aA streetcar at Christmas in Milan © Giuseppe Mosca

I tram gialli attraversano ancora le vie del centro milanese e appaiono quasi anacronistici con i grattacieli e le moderne attrezzature della città. Ma non hanno smesso di esercitare la loro funzione di trasporto sicuro ed efficiente e, soprattutto, hanno conservato con la loro presenza, quella indispensabile e gratificante funzione di sogno fantastico rappresentativo della straordinaria evoluzione di questa città.

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A ride on Milan’s historic tramway is like taking a turn on a dreamy romantic carousel.

More than a mere means of getting from here to there in town, Milan’s streetcars, as yellow as her famed saffron risotto, are an irreplaceable symbol of the city.

Tram aA Streetcar in Milan, San Lorenzo area © dr

To travel along Milan’s tramway is to discover a new world, often hidden and always surprising. Ten cents of the old lira purchased a trip across town when service began in 1881, with rickety wooden horse-drawn cars that bounced and bobbed along a hard granite track.

Then an attentive city administrator took note of what was happening in other large cities in Europe and undertook the project to create a modern electric streetcar rail system.

Against a backdrop of dramatic events and political upheaval, Milan’s tramway slowly took shape to eventually become the convenient urban and suburban service it is today.

In the early years, besides those intended for passengers, there were certain tramcars outfitted to spray water for street cleaning. There were others that were designed to transport goods and merchandise. And there were even those specially equipped for funerary service, carrying coffins and mourning friends and families to the cemetery.

Tram aA Streetcar in Milan, San Lorenzo area © dr

The arrival of motorized busses eliminated the costs associated with the installation of rails and power lines, and new development of the tram system was curtailed. The construction of the underground rail service spelled the end of any further extension of the surface rail network.

Although the distinctive yellow streetcars may appear anachronistic among Milan’s skyscrapers and modern architecture, they still crisscross the city centre as efficiently and dependably as ever. Connecting past and present, they are a powerful testament to the extraordinary evolution of this magnificent city.

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